L’appello della Direzione Nazionale del Pri al premier Uscire in fretta dalla crisi Appello della Direzione Nazionale del PRI al Presidente Monti. Presidente Monti, l’accelerazione inaspettata e inopportuna verso una fine anticipata (anche se di alcuni mesi) e traumatica del Suo governo innesca una prospettiva dai contorni preoccupanti e densi di incognite; che, viceversa, una condizione fisiologica ed equilibrata avrebbe sicuramente evitato. L’Italia, infatti, anche per effetto dei provvedimenti congiunturali e strutturali varati, in una situazione di grande emergenza, dal suo governo, sembrava potersi attestare in una "zona protetta" (non ancora quindi di sicurezza), dalla quale procedere, serenamente, verso una prospettiva di equilibrio, di crescita, di risanamento. Gli egoismi e la insufficiente analisi e percezione della genesi delle dimensioni della perdurante gravità della crisi sono la causa della insensata decisione di interrompere la complessa e delicata collaborazione politica sulla quale si fondava il Suo governo. All’improvviso il Paese si ritrova immerso nella cupa atmosfera di un bipolarismo ibrido, causa non secondaria dei gravi danni inferti alla nostra comunità nazionale. Il Pri, partito della Repubblica, auspica che venga risparmiato al Paese un nuovo periodo di turbolenza politica ed economica, che potrebbe essere, questa volta, fatale per le Istituzioni nazionali. E’ per questi motivi che i Repubblicani lanciano un forte appello a Lei per la Sua grande sensibilità e consapevolezza politica affinché, forte della sua credibilità, indichi ai cittadini italiani un impegno politico per avviare un percorso parlamentare per portare il Paese fuori dalla crisi e collocarlo tra le Nazioni moderne, democratiche, europee. Su questo Suo auspicabile disegno, chiede che si realizzi un ampio schieramento di forze liberaldemocratiche, laiche e cattoliche, che superi gli egoismi dei singoli partiti o movimenti, prospettando Lei, stante l’attuale legge elettorale, come leader della coalizione: indicazione che non contrasterebbe con il Suo status di senatore a vita. Nel corso del 2012 i nostri concittadini hanno immaginato che fosse finalmente possibile imboccare la via del rigore morale, della convivenza civile, della tutela della dignità umana, della prospettiva del lavoro e dello sviluppo. Presidente Monti, chieda agli italiani il mandato di guidare e governare l’Italia. La Direzione nazionale del Pri ha altresì votato la delega al segretario nazionale per nominare un vicesegretario non candidabile. La Direzione nazionale ha delegato il segretario nazionale a ricercare le alleanze politiche. La Direzione nazionale ha delegato il segretario nazionale a convocare la prossima direzione regionale del Pri Lombardo. Roma, 13 dicembre 2012 |